sabato 23 marzo 2013

HAI PRESO LO SKIPASS?



A NYC c'è la funivia, che va anche in salita, proprio come in montagna, ma qui, ad un certo punto, ridiscende velocemente. 

La funivia si prende a 59th street e 2nd Avenue. Si chiama Roosevelt Island Tram Station, costa quanto una corsa in subway (2,50 $) e non ti porta a fare il giro dei Quattro Passi! Niente sci dunque. 


Questa funivia ti porta a Roosevelt Island, chiamata anche Little Apple, una piccola isoletta stretta stretta e lunga circa 3,5 km, nell'East River

 Andare a Roosevelt Island in funivia è un'esperienza divertente lunga 7 minuti. Costeggi il Queensboro bridge (conosciuto anche come il ponte della 59 strada, grazie a Simon e Garfunkel)  hai una vista mozzafiato su Manhattan e ti vengono i brividi se guardi sotto di te: 76 metri di altezza sopra al fiume......



A Roosevelt Island 
non c'è granchè, vari condomini, un centro sportivo, due centri per la terapia di malati cronici (infatti ho avuto modo di incontre quattro "pazienti" in wheelchair, che giravano a maniche corte lungo la sponda del fiume, dove tirava un vento che faceva 2 gradi, ascoltavano musica e fumavano qualcosa di molto molto lontano dalla classica marlboro!), un penitenziario, ora dismesso, dove venne rinchiusa anche la famosa attrice e star del musical Mae West, considerata il primo vero sex symbol del cinema statunitense a quei tempi puritano e perbenista  
(famose alcune sue battute: "Hai in tasca una pistola o seu solo felice di vedermi?, "Un uomo in casa è peggio che due in strada", Mi piacciono solo due tipi di uomini: gli stranieri e quelli del mio Paese" e infine "Ero Biancaneve..... ma poi mi sono lasciata andare". 
(Salvator Dalì dipinse il famoso Ritratto di Mae West che può essere usato come appartamento dove è raffigurata una stanza con il divano a forma di labbra ed altri elementi che nell'insieme compongono il volto di Mae West),  poi ci sono le rovine di un lazzaretto per i malati di vaiolo e da pochi mesi, sull'estrema punta sud, un edificio in memoria al Presidente Franklin Delano Roosevelt denominato Franklin D. Roosevelt Four Freedoms Park. 




Il Four Freedoms Park è un monumento commemorativo per il Presidente Roosevelt progettato dall'architetto Louis I. Khan: "quello che fai appartiene  a tutti. Il merito più grande lo raggiungi dove non puoi rivendicare alcuna proprietà". E' esattamente in questo senso che il Four Freedoms Park appartiene al paesaggio e alla gente di New York. 


Molto suggestivo il blocco di marmo, posto all'estremità sud del parco, con incise le quattro libertà: 
"In the future days which we seek to make secure we look forward to a world founded upon four essential human freedoms. The first is the freedom of speech and expression - everywhere in the world. The second is the freedom of every person to worship god in his own way - everywhere in the world. The third is freedom for want - everywhere in the world. The fourth is  freedom from fear - anywhere in the world. That  is no vision of a distant millenium, it is a definite basis for a kind of world attainable in our own time and generation". 
Libertà di parola, di culto, libertà dal bisogno e dalla paura.




Per arrivare al Four Freedom Park si fa una piacevole passeggiata lungo l'argine del fiume. Una passeggiata molto fiorita in primavera, suppongo, perchè accompagnata da un lungo filare di ciliegi. 

Ora, anche qui a NYC in linea di massima sarebbe primavera, ma a differenza di Tokyo dove proprio ieri o l'altro ieri c'è stato l'hanami, cioè la fioritura dei ciliegi, qui siamo davvero ancora molto molto indietro. Non solo i ciliegi sono marroni come castagne e privi della seppur minima foglia, ma in città al momento di fiorito, oltre alle vetrine di Tod's e Etro, ci sono sole le aiuole di Park Avenue, rigorosamente in Upper East Side

Le aiuole di Park Avenue sono fiorite perchè c'è un addetto che si preoccupa scrupolosamente e quotidianamente che le aiuole di Park Avenue siano impeccabilmente fiorite, senza erbacce, senza nemmeno una foglia ingiallita e se poco poco una viola mammola decide di morire (perchè cacchio nevica!!!), l'omino delle aiuole la estirpa, la getta via con cattiveria e ne ripianta un'altra identica e della stessa altezza di quelle già esistenti. 



Diciamo che a Park Avenue in UES ci vivono le famiglie più ricche di manhattan, ma dio mio, un pò di spontaneità ..... 
Non solo, nelle aiuole c'è anche un cartello con su scritto "Curb your dog, please" cioè a dire, tieni sotto controllo il tuo cane ..... che se gli viene di fare la pipì in un'aiuola oh no no no no.... it's crazy, that's impossible!

Ma tornando alla cable car di Roosevelt Island magari adesso che vi do alcune dritte, vi tornerà in mente di averla vista. 
Il film del 1981 di Sylvester Stallone "I falchi della notte" dove una funivia viene presa in ostaggio, è quella per Roosevelt Island. Luc Besson nel film "Leon" del 1994 con Jean Reno e Natalie Portman, il personaggio Mathilda prende la funivia per l'isoletta. E infine nel film Spider Man del 2002 quando il nostro supereroe dovette scegliere se salvare i passeggeri della funivia o la sua amata dalle grinfie di Green Goblin....... la funivia era quella per Roosevelt Island!

Seeyoutomorrow
Kisses






1 commento:

  1. Su quella funivia ho visto baciarti fortissimo una Coppia di italiani.....Lui quasi cinquantenne........ Lei Bella e infreddolita....Sara' la funivia dell' ammmmoreeeeee!

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