Quando mancano circa 12/15 gg a Natale, qui nella Big Apple, i ricchi signori di Park Avenue, e in particolare le ricche signore di Park Avenue, aprono i loro memorabili appartamenti agli amici e ai conoscenti !
Obbligatorio, per lorsignori, organizzare quantomeno un party natalizio per un minimo di settanta persone...... persone che, ovviamente, nella maggior parte dei casi non si conoscono, cosicché impegnano i primi 20 minuti del party in conversazioni conoscitive a campione (non rappresentativo: chi capita capita!) e poi si dirigono, per rimanerci possibilmente tutta la sera, all'angolo drink.
Quest'anno sono stata invitata, da una coppia di signori del Texas, moglie e marito, sui 55 anni direi, visti e conosciuti in una boutique on Madison Avenue (of course!) che pur non vivendo tutto l'anno a Nyc, dispongono comunque di un più che discreto appartamento su Park Avenue.
Il party e' stato preannunciato a voce e poi confermato con il sopraggiungere, via posta, di un invito rosa e nero (un invito grande come un mezzo foglio A4).
Nella parte alta del biglietto si vedono, disegnate, solo le gambe di uomini e donne (una di queste indossa stivali!!! ad una festa! oh noooooo.....) ovviamente impegnati in un party e questo lo si capisce perchè a terra sono disegnate anche bottiglie e bicchieri ...... oltre a cotillons e stelle filanti!
L'invito, stampato tassativamente in corsivo e con un carattere pieno di arzigogoli dice:
Please join,
Catrina and John
for a Holiday Cocktail Prolongé.
7:30 p.m. to Midnight (sono ben 4 ore e mezzo!).
Friday December etc etc
xxx Park Avenue, # 19,
New York, Ny 10022
(ehi! hanno il mio stesso zip code, abbiamo in comune il codice postale ....... wow!).
L'invito prosegue con :
Music Eric C. and Barbara F.,
Attire: Cocktail/Coat & tie
Please respond to Milly St. Germain .......
mail e numero di cellulare.
Lasciando da parte le tre ore perse a cercare un cocktail dress, e per questo ho puntato direttamente da Anthropologie (pensando che difficilmente un' invitata sarebbe andata a comperare un abito in questo mio strafavorito store cosicché avrei scampato il rischio di vederlo replicato in un'altra "ragazza" alternativa invitata al party, anche se, dico la verità, l'abito nero che ho acquistato è un super classico, elegante e funny allo stesso tempo) dove grazie a dio, in questi periodi di festività, sono in vendita più o meno solo cocktail dress, e lasciando da parte anche le altre tre ore di parrucchiere giapponese necessario a dare un colpo di vita ai miei capelli sempre legati in una coda di cavallo (che poi ho comunque rifatto anche per la serata) e lasciando ancora più da parte che le mie mary jane di Marc Jacobs (vintage, flat e nere) le ho trovate davvero troppo mary jane per la serata e pertanto decido di optare per uno strepitoso e stravintage sandalo di miu miu vecchio di circa 8 anni ma super nuovo perchè messo una sola volta (amazing! tutto glitter oro e pietre cristallo........), e davvero dimenticando che fuori c'erano circa - 5 gradi....... mi butto sulle spalle la pelliccia rigorosamente fake, anch'essa acquistata da Anthropologie e prego il mio "principe azzurro" di trovare un taxi che mi carichi assolutamente davanti al portone di casa....... beh certo, anche senza collant, qui non si mettono, danno l'aria di un'anziana con la cistite!!! alle 7,30 salgo sul mitico yellow cab.
Arriviamo al party leggermente in ritardo, ma non troppo, con un elegantissimo panettone della pasticceria Sant'Ambroeus appena riciclato e da cui, con uno strano guizzo smart, avevo appena tolto il biglietto di auguri che ci avevano indirizzato.
Finalmente capisco da chi partiva l'invito, riconosco la coppia che avevo conosciuto forse 6 mesi prima.
Lei molto magra e super tirata, (e poi, più tardi avrei capito il perché ), capello biondo corto alla maschietto, zigomo sporgente e super rafforzato, pelle del viso perfetta ....... neanche un segno di cedimento..... occhi vivaci senza occhiaie, nè rughe, né borse, nè palpebre calanti, braccia magre e nervose, caviglie sottilissime....
Abito della padrona di casa nero con spalle completamente scoperte, terribilmente insignificante. Gioielli, pochi.
Appena entrata in casa la signora C. mi accoglie con un "nice to see you and I love your dress.....". Wow! Come inizio non c'è male, ma in un secondo realizzo che probabilmente lo dice a tutte le signore invitate. Vabbè, andiamo avanti, saluto il padrone di casa, che, provate ad immaginare, da sua moglie viene chiamato così davanti a tutti: Mouse! Suvvia come si fa!
Appena la signora C. chiama suo marito "mouse", penso ...... nomignolo perfetto, sembra il cugino di provincia di Ratatouille... con quella giacca di lana beige a scacchi marroni, 'na giacca da professore di applicazioni tecniche anni '60.... omadredidio!
L'ingresso dell'appartamento, assolutamente moderno e lineare, è questo enorme corridoio che sbuca su una grande salone, oddio, relativamente grande, ma quanto meno scenografico: i tre lati del salone sono solo vetrate su Park Avenue!
Ora, direte voi! che bello ..... ma non potete nemmeno immaginare che vista: SOLO gli uffici dei grattaciali di fronte.... rigorosamente illuminati anche di notte.
Adesso mi è chiaro perchè a nyc nessuno spegne le luci negli uffici.... per illuminare la vista dei ricchi di Park Avenue! perché, diciamo la verità, la vista è uno Zero assoluto.
Non c'è né una Piazza di Spagna, né un ponte di Rialto, né un Battistero, e tantomeno i colori del mercato della Vucciria....
Non c'è assolutamente niente di spettacolare da vedere se non le luci dei grattacieli freddi e grigi e tanti uffici vuoti! Che delusione. Certo la vista da una penthouse di Central Park già mi riempirebbe di più il cuore e lo sguardo, ma comunque, accontentiamoci and go ahead.
Gli invitati arrivati sono già una cinquantina, forse un parterre de roi? niente di cui preoccuparsi in realtà, tante signore di una certa età, qualcuna giovane ma anziana nell'aspetto, alcune donne cicciottelle e un pò culone fasciate in abiti rossi improbabili, altre malvestite e mal abbinate, qualche barbie troppo curly e troppo bionda.
Uomini di pari grado (eviterei di raccontare della giacca "cremino" di un signore greco gay: la parte alta grigia e la parte restante nera; e vorrei anche non dover ricordare i pantaloni di velluto blu scuro decorati con ricami di filo bianco di un altro signore assolutamente americano!)
In questa grande sala, tutti sono in piedi a far finta di parlare e di divertirsi. Nel frattempo i camerieri volano come passerotti da un "ramo all'altro" offrendo, champagne o vino.
Mi guardo intorno, e noto che l'appartamento non è sempre abitato, ha un po' l'aspetto essenziale di uno show room della B&B Italia, l'azienda italiana di Novedrate (CO) famosa in tutto il mondo per l'arredo di alto livello e design. E realmente il salone è arredato, a parte il pianoforte nero a coda, solo con arredi B&B!
Dopo oltre 1 ora di nulla assoluto tra sorrisi e nice to meet you, sembrano arrivare i camerieri-passerotti con qualcosa di commestibile.
Parte il primo finger food della serata: un crostino tondo, sottilissimo, del diametro di max 1 cm, con sopra una tartare di tonno (che era tartare di tonno l'ho capito l'indomani, lì per lì pensavo più a dei pomodori confit!). Ingoiare in un sol colpo il crostino-tartare ha lo stesso effetto di quando si ingoia una pillola di antibiotico.... si cerca di capire che sapore abbia!
Dopo più di mezz'ora mi sembra di intravedere un secondo finger food portato come un trofeo dal cameriere: uno stuzzicadenti con due shrimp infilzanti orizzontalmente e vagamente cotti. Sapore: nessuno. Nel frattempo ci dò giù con vino bianco e olive posizionate sul banco del bartender. Olive totali per la serata: 25. Mangiate da me almeno 10.
Dopo altri 40 minuti arrivano delle ciotoline, piccole, molto piccole, con dentro ........ risotto al tartufo. Che sia tartufo lo deduco dall'odore e dal sapore, ma certo non intravedo scagliette nè bianche nè nere. Il risotto può dirsi completamente terminato alla terza forchettata. Il che significa circa 18/20 gr a porzione. Migliore portata finora. Urrà!
Dopo altri 15 minuti arriva quello che potrebbe definirsi un secondo piatto: scallops all'aceto balsamico.
UNA sola scallops all'aceto balsamico.
E la scallop è un mollusco, 'na specie di vongola più cicciotta, più liscia e più insapore. Avete mai provato da bambini ad inghiottire una medicina amara farcendola dentro la mollica di pane? più o meno questo l'effetto della scallop....
Satolli, ci danno l'ordine di sederci sui divani, mentre la padrona di casa continua a ridere sgangheratamente e a mandare baci ai suoi ospiti facendo credere che ci sia da divertirsi un sacco alla sua festa!
Dalla posizione "seduta sul divano" che purtroppo mi hanno fatto prendere non è facile dileguarsi per scappare! e infatti zac.... parte pure la musica.
Un pianista, avanti con l'età, suona pezzi assolutamente sconosciuti ai più e la cantante, una che a Broadway si capisce che non ce l'ha fatta! canta così piano, ma così piano che bisogna stare attenti come all'estrazione dei numeri alla tombola di natale.
Mio dio, mi sto innervosendo, e bevo un sacco di vino. E certo non si può dire che abbia ancora cenato!!!!
Da questa posizione proprio non si può fuggire, ma giuro, non ce la faccio nemmeno un minuto di più. Una palla totale, la cantante mima le canzoni con le mani e io sento le mandibole contratte per la tenuta di troppi lunghi sorrisi!
Per fortuna gli ospiti cominciano a fare un chiacchiericcio sopra la voce della cantante (che non so perchè indossava un abito nero intagliato nella parte bassa come le giubbe degli sbandieratori del palio di siena!) segno che non è più tempo di cantare. Benissimo. Gli artisti intonano un'ultima canzone, questa volta più famosa, che, forse per il senso di liberazione, strappa un bell'applauso.
Ce l'ho fatta, adesso sono in piedi, e mi incammino nel corridoio con l'intenzione di nascondermi in bagno, anzi chiedo di andare direttamente in bagno per prendere un time out, e decidere la prossima mossa: appena esco da questo freaking bagno, saluto, ringrazio e me ne vado.
Vado a ritirare la mia fake fur dal cameriere addetto al guardaroba, saluto con un eccesso di enfasi e di lovely la padrona di casa che mi accompagna dal suo mouse, il padrone di casa, per i reciproci saluti e auguri di natale
Udite udite, il nostro mouse, con la giacca da prof di applicazioni tecniche è completamente ubriaco, ossia, sembra avere un ottimo self control, ma è completamente ubriaco, non ha la minima idea di chi io sia e perché sia andato a ringraziarlo in quel momento.
Cerco di accelerare la pratica e enfatizzo in gentilezza, saluto, bacio e ringrazio. Salgo in ascensore, esco dal grattacielo, mi butto per strada, di corsa, al freddo, con le miu miu un pò strette ai piedi, le gambe nude e un vestito più adatto al 15 di agosto che a metà dicembre, evito anche il taxi e davvero correndo entro al ristorante Serafina. Mezzanotte e mezzo.
Una pizza margherita e un bicchiere di Chianti. Casa dolce casa.
E che Dio ci abbia in gloria
Happy holidays everyone!
Seeyoutomorrow
Kisses
cara Paola, era un po' che non leggevo il tuo blog! ...troppo divertente!
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